Visitare una città significa aprire il grande libro della sua storia e sfogliarne, una dopo l’altra, le pagine. Le case, le strade, le piazze, i monumenti, le chiese, i palazzi sono i fogli di un grande album in cui autori e protagonisti sono spesso anonimi, ma la cui presenza non è per questo meno reale e concreta. Ma l’immaginario libro dal quale abbiamo preso le mosse non è di facile lettura, le sue pagine hanno un senso ed un significato non sempre univoci, ne rispettano una sequenza logica e cronologica di immediata percezione. Anche Crema ha un lungo periodo della sua storia, quello delle origini, avvolto di oscurità pressoché totale. I pochi indizi consentono solo la formulazione di ipotesi. Le origini di Crema sono forse da riportarsi alle invasioni dei Longobardi a partire dal VI sec. d.C.. Probabilmente, poiché era un territorio protetto naturalmente e in posizione marginale, fu rifugio per qualche gruppo di profughi dell’epoca, che fortificarono il nascente centro urbano. Forse il nome di Crema deriva da Cremete, signore di Palazzo Pignano, oppure da un termine bizantino che significa rialzo, dosso, proprio per la posizione dove sorge la città. Secondo altri studiosi, invece, il nome risalirebbe dal latino cremare, in quanto avrebbe accolto gli abitanti fuggiti dalla vicina Parrasio (Palazzo) incendiata. Un’altra ipotesi che è stata formulata circa l’origine del nome è che deriverebbe dal termine longobardo Krem, che significa “altura, rialzo di terra, terrapieno”. Sia la città di Crema, sia il territorio cremasco (denominato Insula Fulcherii) fanno la loro comparsa nei documenti scritti solo nell’XI secolo un’epoca troppo tarda perché si possa far coincidere con l’effettiva nascita della città o con la formazione del suo territorio. Crema è citata per la prima volta il 17 giugno 1074, come località di origine di un tale Rozo, testimone in un breve atto di investitura emanato dal vescovo di Cremona Arnolfo a favore dei cugini Guglielmo e Valdo da Carugate. Anche il territorio cremasco, inteso come entità territoriale sottoposta ad una precisa giurisdizione amministrativa, viene nominato nella documentazione scritta solo nell’XI secolo, in una data imprecisata, ma da ricondursi al 1040. Il significato etimologico della denominazione di Insula Fulcherii (Insula = porzione di terreno delimitata dalla confluenza di due fiumi; Fulcherius = capo dell’esercito, comandante del distretto militare) avalla la tradizione che vuole Crema fondata in un periodo compreso tra il IV ed il VI secolo d.C. Secondo alcuni studi, l’origine della città risalirebbe all’epoca tardo-imperiale, agli anni in cui Milano fu capitale dell’Impero (286-402 d.C.). È pur vero che il termine Fulcherius nel momento in cui lo troviamo documentato nella toponomastica locale (1040), già da tempo era stato assunto dall’onomastica; ma in origine il suo significato era quello indicato ed era usato nel linguaggio tecnico militare, infarcito di espressioni e vocaboli mutuati dalle lingue germaniche. Crema si sarebbe sviluppata, anche se non vi sono prove certe, intorno ad una statio (stazione) denominato Borgo di Porta Pianengo (attuale Borgo S. Pietro) sorto all’incrocio delle strade che collegavano Bergamo, Cremona e Piacenza, Brescia e Pavia.